At the time of the viceroy Caracciolo addition to the Real Teatro Santa Cecilia in Palermo there was also the Theatre Saint Lucia, between the church of S. Mary's or Martorana, and the convent of Santa Caterina. He had taken its name from Joseph Palermo Valguarnera noble Marquis of Saint Lucia, who built it in late 1742 by enlarging the old, small, community theater, from the wooden structure of Travaglino or Travaglini (or fools), in existence since 1718 . The name seems also attributed to a character or author of burlesque comedy Travaglino said.
recalled to Naples by a Prime Minister, Caracciolo could not fulfill his dream, to build a new, larger theater, equal to those he visited, in Europe and thought to build out the door Maqueda, coincidentally where today stands the Teatro Massimo. The Marquis of Villamaina Domenico Caracciolo, died in Naples in 1789 after the outbreak of the French Revolution, which for some seems to have been the indirect cause of death.
In tale anno con l’invasione di Napoli da parte di Giuseppe Napoleone prima e in seguito di Murat , Ferdinando IV si rifugiò a Palermo con la consorte Maria Carolina d'Asburgo, sorella della decapitata Maria Antonietta di Francia. Fu proprio la regina Carolina che accontentandosi di un teatro più piccolo in confronto alle mire internazionali, del Caracciolo, s’interessò, con entusiasmo, all’ampliamento del Santa Lucia, al punto di farlo abbattere per la ricostruzione di un nuovo teatro sulle rovine di quel piccolo ma storico e quasi leggendario edificio. In suo onore, il nuovo teatro, fu a lei dedicato, proprio su richiesta del marchese di Santa Lucia, il quale aveva, tra l'altro, curato economicamente l’intera opera e ridotta la sua abitazione nella quale il teatro era inglobato, battezzandolo col nome di teatro Carolino. La differenza col Santa Cecilia, oltre alle dimensioni, più grandi, stà nella forma della sala che nel Real Teatro Carolino è a forma circolare, anziché a ferro di cavallo. Il Carolino fu inaugurato con particolare fasto la sera del 12 gennaio 1809 poiché la data coincideva col genetliaco di re, Ferdinando presente in sala con la regina Carolina reale e regale artefice della nuova sede della cultura Palermo.
Maria Carolina of Habsburg-Lorraine
After the unification of Italy, the theater was renamed definitely Carolino, Teatro Bellini, name given temporarily during the 1848 uprising, in honor of the musician from Catania, which was inserted in the eardrum a portrait on the balcony of the prospectus.
A modesto parere di chi scrive, avrebbe dovuto portare il nome di un altro grande musicista, che a differenza del conterraneo, fu per circa un anno maestro di cappella, direttore della musica e compositore delle opere: Gaetano Donizetti, che per il Carolino compose “Alahor in Granata-“ rappresentata il sette. Gennaio 1826, il cui libretto è firmato solo M.A. per questo motivo alcuni lo attribuiscono al musicista palermitano Andrea Monteleone, con il quale Donizetti ebbe in seguito rapporti epistolari, essendo stato il suo successore, ma ufficialmente l’autore può definirsi sconosciuto. Pare che per il teatro palermitano il musicista bergamasco abbia scritto anche una farsa: “Il castello degli invalidi, ” un titolo citato da tutti i biografi, per la caratteristica misteriosa che né della musica né del libretto e della trama esiste alcuna traccia e non si sa neppure se sia stata mai rappresentata.
Over time, this small, historic theater was transformed into a cinema for a period and then remained closed for years.
A pizza bar was and still is the emblem of the Piazza Bellini, occupying the main entrance and hiding the prospectus of the ancient and historic Royal Theatre. Today Bellini returned to his function of theater , as dramatic theater as
BLONDE branch of theater, even if the Teatro Massimo has used that space for small works, but the entrance is through the side door.
View of the prospectus and the theater, in the background the church of the Martorana or St. Mary's.
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